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Da qualche anno la tecnologia ci ha regalato il drone, un piccolo oggetto capace di fare "cose miracolose". Dotato di una macchina fotografica o una telecamera, consente l'accesso a nuove prospettive e ci permette nuove suggestioni. Eugenio Manghi non si è lasciato sfuggire questa straordinaria occasione. Ed ecco il risultato, con una carrellata di immagini che ci fanno vedere il Sacro Monte e il panorama prealpino come lo vedrebbe un nibbio intento a sorvolare una seicentesca cappella durante una tiepida mattina di primavera. Le foto sono accompagnate dalla descrizione delle Cappelle realizzata da Paola Viotto con la traduzione in inglese di Susi Clare.